El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai vinto) è una delle più note canzoni legate al movimento Unidad Popular ed alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende, morto nel tragico golpe cileno del 1973.
La canzone venne composta nel 1970 da Sergio Ortega, musicista cileno facente parte del gruppo musicale Quilapayun.
Famosa in Cile durante i tre anni della presidenza Allende, divenne - dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati da Augusto Pinochet - un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia e che portò il brano alla completa notorietà.
Numerose sono state successivamente le traduzioni in altre lingue e gli arrangiamenti compiuti sul brano. In Iran la melodia è stata usata per una canzone rivoluzionaria in lingua persiana cantata nel 1979 durante la rivoluzione contro la monarchia dagli attivisti iraniani della sinistra ed intitolata "Barpakhiz" (traducibile con Stai su, o Resisti).
I versi della canzone sottoriportati sono quelli della versione originale. In alcune versioni di gruppi militari la frase El pueblo unido jamas sera vencido è sostituita, nell'ultimo verso, con El pueblo armado jamás será aplastado (Il popolo armato non sarà mai fermato).
La canzone venne composta nel 1970 da Sergio Ortega, musicista cileno facente parte del gruppo musicale Quilapayun.
Famosa in Cile durante i tre anni della presidenza Allende, divenne - dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati da Augusto Pinochet - un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia e che portò il brano alla completa notorietà.
Numerose sono state successivamente le traduzioni in altre lingue e gli arrangiamenti compiuti sul brano. In Iran la melodia è stata usata per una canzone rivoluzionaria in lingua persiana cantata nel 1979 durante la rivoluzione contro la monarchia dagli attivisti iraniani della sinistra ed intitolata "Barpakhiz" (traducibile con Stai su, o Resisti).
I versi della canzone sottoriportati sono quelli della versione originale. In alcune versioni di gruppi militari la frase El pueblo unido jamas sera vencido è sostituita, nell'ultimo verso, con El pueblo armado jamás será aplastado (Il popolo armato non sarà mai fermato).
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El pueblo unido jamás será vencido
El pueblo unido, jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido...
De pie, cantar que vamos a triunfar.
Avanzan ya banderas de unidad.
Y tú vendrás marchando junto a mí
y así verás tu canto y tu bandera florecer.
La luz de un rojo amanecer
anuncia ya la vida que vendrá.
De pie, luchar el pueblo va a triunfar.
Será mejor la vida que vendrá
a conquistar nuestra felicidad
y en un clamor mil voces de combate se alzarán,
dirán canción de libertad,
con decisión la patria vencerá.
Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: ¡adelante!
El pueblo unido, jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido...
La patria está forjando la unidad.
De norte a sur se movilizará
desde el salar ardiente y mineral
al bosque austral unidos en la lucha y el trabajo
irán, la patria cubrirán.
Su paso ya anuncia el porvenir.
De pie, cantar el pueblo va a triunfar.
Millones ya, imponen la verdad,
de acero son ardiente batallón,
sus manos van llevando la justicia y la razón.
Mujer, con fuego y con valor,
ya estás aquí junto al trabajador.
Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: ¡adelante!
El pueblo unido, jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido...
Il popolo unito non sarà mai vinto!
In piedi a cantare, che trionferemo,
avanzano già le bandiere dell'unità
e verrai marciando insieme a me
e così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.
La luce di un'alba rossa
annuncia già la vita che verrà.
In piedi a marciare, che il popolo va a trionfare;
sarà migliore la vita che verrà
A conquistare la nostra felicità
e in un clamore mille voci di battaglia si leveranno
cantando canzoni di libertà
con decisione la patria vincerà
E ora il popolo che si solleva nella lotta
con voce di gigante gridando: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
La patria sta forgiando l'unità;
dal nord al sud, si mobiliterà,
dalla salina ardente e minerale,
al bosco australe, uniti nella lotta e nel lavoro,
condurranno, la patria percorreranno.
Il loro passo annuncia già il futuro.
In piedi a cantare, che il popolo va a trionfare.
Milioni già impongono la verità;
sono di acciaio, fervente battaglione,
la loro mano porterà la giustizia e la ragione.
Donna, con fuoco e con valore
Stai qui insieme all'operaio.
E ora il popolo che si solleva nella lotta
con voce di gigante gridando: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
El pueblo unido, jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido...
De pie, cantar que vamos a triunfar.
Avanzan ya banderas de unidad.
Y tú vendrás marchando junto a mí
y así verás tu canto y tu bandera florecer.
La luz de un rojo amanecer
anuncia ya la vida que vendrá.
De pie, luchar el pueblo va a triunfar.
Será mejor la vida que vendrá
a conquistar nuestra felicidad
y en un clamor mil voces de combate se alzarán,
dirán canción de libertad,
con decisión la patria vencerá.
Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: ¡adelante!
El pueblo unido, jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido...
La patria está forjando la unidad.
De norte a sur se movilizará
desde el salar ardiente y mineral
al bosque austral unidos en la lucha y el trabajo
irán, la patria cubrirán.
Su paso ya anuncia el porvenir.
De pie, cantar el pueblo va a triunfar.
Millones ya, imponen la verdad,
de acero son ardiente batallón,
sus manos van llevando la justicia y la razón.
Mujer, con fuego y con valor,
ya estás aquí junto al trabajador.
Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: ¡adelante!
El pueblo unido, jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido...
Il popolo unito non sarà mai vinto!
In piedi a cantare, che trionferemo,
avanzano già le bandiere dell'unità
e verrai marciando insieme a me
e così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.
La luce di un'alba rossa
annuncia già la vita che verrà.
In piedi a marciare, che il popolo va a trionfare;
sarà migliore la vita che verrà
A conquistare la nostra felicità
e in un clamore mille voci di battaglia si leveranno
cantando canzoni di libertà
con decisione la patria vincerà
E ora il popolo che si solleva nella lotta
con voce di gigante gridando: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
La patria sta forgiando l'unità;
dal nord al sud, si mobiliterà,
dalla salina ardente e minerale,
al bosco australe, uniti nella lotta e nel lavoro,
condurranno, la patria percorreranno.
Il loro passo annuncia già il futuro.
In piedi a cantare, che il popolo va a trionfare.
Milioni già impongono la verità;
sono di acciaio, fervente battaglione,
la loro mano porterà la giustizia e la ragione.
Donna, con fuoco e con valore
Stai qui insieme all'operaio.
E ora il popolo che si solleva nella lotta
con voce di gigante gridando: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
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