lunedì 21 maggio 2007

Wish you were here

Mauro


Mauro nasce a Torino il 4 agosto 1961, figlio di Francesco e Iolanda.

E' il primo di tre fratelli, i minori sono Alberto e Isabella; in tenera età perde il padre in un incidente nautico; l'avvenimento ha effetti devastanti sulla famiglia, e in particolare su Iolanda che attraverserà momenti difficili sotto il punto di vista psicologico.

Anche grazie agli aiuti dei nonni e dello zio Gianpaolo, Mauro supera i momenti difficili e arriva all'età di 12-13 anni in cui frequenta la scuola media Giovanni Pascoli di Torino: la voglia di studiare non era forse straordinaria e Mauro viene respinto e costretto a ripetere la seconda classe.

In questo modo viene "raggiunto" in II D da Sergio e Augusto: questi ultimi erano già una coppia di amici fin dall'anno precedente e all'inizio non fu semplice fare amicizia; l'occasione fu una ricerca in inglese: "The Atom Bomb". Mauro fornì il materiale su cui documentarsi: una straordinaria enciclopedia sulla Seconda Guerra Mondiale, Augusto fece la ricerca e la traduzione... comunque alla fine arrivò la sufficienza...

Da questo momento i destini di Mauro, Augusto e Sergio si intrecceranno via via sempre di più finchè una sera Mauro coniò il termine MAUGSE per evidenziare quanto la nostra amicizia fosse profonda.

Ottenuta la licenza media, Mauro si iscrive all'Istituto Tecnico Bodoni e si diploma Perito Chimico.

Nel frattempo guadagna i primi soldi lavorando presso l'Agenzia Ippica S. Paolo di Via Tolmino e successivamente la Sala Corse Statuto (1976-1980).

Il periodo in cui presta servizio militare non è particolarmente felice: la caserma in cui si trova ad operare è la famigerata "BellinzLager" (Bellinzago) ma finalmente anche questo ostacolo è superato.

Dal 1980 al 1985 lavora come impiegato amministrativo presso un'importante azienda chimica dell'hinterland torinese, la Valpelli Spa; da questo momento la sua carriera diventa brillantissima: dal 1986 prima con il Gruppo 3R Ristorazioni Collettive, poi con la G.S.C. Srl assume via via compiti sempre più significativi di carattere dirigenziale, fino a costituire nel 1990 la Azzurra Sas, una società per la ristorazione collettiva con un self-service in Strada del Francese.

In questi anni conosce Katy, con cui si sposa ed avrà un figlio, Francesco.

Nel 1993, la Azzurra apre un nuovo ristorante self-service presso il Centro Commerciale “I Giovi” di Pozzolo Formigaro AL e poi nel 1995 un terzo ristorante in S. Mauro Torinese.

A questo punto però la sfortuna e il destino si accaniscono contro di lui: il matrimonio termina con una separazione coniugale, le aziende attraversano un altrettanto brutto momento e come colpo finale lo stesso Mauro è coinvolto in un incidente motociclistico, da cui fortunosamente esce vivo con qualche frattura, dopo qualche giorno di coma e alcune settimane di degenza.

Nel 1996 lavora presso la Concessionaria Iveco Orecchia e Scavarda a Moncalieri e dal 2000 intraprende l'attività di agente di commercio per varie società che operano a livello nazionale.

In seguito, attraversa un periodo di grave depressione derivante da una ulteriore serie di eventi tragici, quali la scomparsa della mamma e l'uccisione violenta della sorella Isabella.

A causa di una eccessiva dose di medicinali, il 21 maggio 2004 entra in coma e viene ricoverato in terapia intensiva all'Ospedale di Ciriè. Il 31 maggio cessano gli ultimi segni vitali: viene esaudito il suo ultimo desiderio di donare gli organi.



Wish You Were Here


So, so you think you can tell Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?

And did they get you trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change? And did you exchange
a walk on part in the war for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground. What have we found?
The same old fears,
wish you were here.


Vorrei che fossi qui

Allora, pensi di saper distinguere il paradiso dall'inferno?
I cieli azzurri dal dolore?
Sai distinguere un campo verde da una fredda rotaia d'acciaio?
Un sorriso da un pretesto?
Pensi di saperli distinguere?

E ti hanno portata a barattare i tuoi eroi con fantasmi?
Ceneri calde con gli alberi? Aria calda con brezza fresca?
Un caldo benessere con un cambiamento? e hai scambiato
un ruolo di comparsa nella guerra con il ruolo di protagonista in una gabbia?

Come vorrei, come vorrei che fossi qui
Siamo solo due anime sperdute che nuotano in una boccia di pesci
Anno dopo anno
Corriamo sullo stesso vecchio terreno
E cosa abbiamo trovato?
Le solite vecchie paure
Vorrei che fossi qui

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