I Dire Straits sono stati sicuramente la colonna sonora dei miei anni '80: ho consumato i primi tre LP - Dire Straits, Communiqué, Making Movies - in formato vinile, non c'era doccia senza Tunnel of love (grazie papà per avermi installato due casse anche in bagno!), sono stati sottoposti a usura anche i vari nastri registrati e poi ascoltati in autoradio.
Tutto è cominciato intorno a Natale 1980: arriva mio cugino Luca da Bologna e mi fa ascoltare Making Movies, che aveva appena comprato, e scoppia l'amore a prima vista (dovrei dire: udito).
Ovviamente viene subito registrato! E ne inizia l'ascolto maniacale. Successivamente, quando i Dire Straits sono venuti per due concerti in Italia, non ho assolutamente potuto rinuciare a partecipare alla loro data torinese: il 1° luglio 1981, Stadio Comunale. Notazione trascurabile: il 2 luglio iniziavo l'esame di Maturità, ma era solo il tema...
Proprio con i proventi del raggiunto diploma ho potuto completare la discografia del gruppo, acquistando tra l'altro un doppio live registrato anche nella tournée italiana.
Le atmosfere che riusciva a creare la chitarra di Mark Knopfler erano estremamente suggestive, penso a canzoni come News per esempio, e trascinanti, come in Sultans of swing e Where do you think you are going?
Ormai il gruppo si è sciolto, resta la produzione come solista di Mark Knopfler, orientata alle colonne sonore o musiche a sfondo celtico - dopo tutto i ragazzi sono di Glasgow - in cui si percepisce ancora, talvolta, la sua grandezza.
La canzone che ho scelto è tratta da Making Movies, ed è dedicata a Cony.
Hand In Hand
the sky is crying the streets are full of tears
rain come down wash away my tears
and all this writing on the wall
oh i can read between the lines
rain come down forgive this dirty town
rain come down and give this dirty town
a drink of water a drink of wine
if i been hard on you i never chose to be
i never wanted no one else
i tried my best to be somebody you'd be close to
hand in hand like lovers are supposed to
as you'd sleep i'd think my heart would break in two
i'd kiss your cheek i'd stop myself from waking you
but in the dark you'd speak my name
you'd say baby what's wrong?
oh here i am baby i'm coming back for more
i'm like a wave that's got to roll into the shore
yes and if my love's in vain how come my love is so strong?
now you and me go parallel together and apart
and you keep the perfect distance and it's tearing at my heart
did you never feel the distance
you never tried to cross no line
now it's another dirty river and another dirty scar
and i don't know who's kissing you and i don't know where you are
so far from home don't you think of me sometime
sky is crying see the streets are full of tears
rain coming down to wash away my fears
and all this writing on the wall
oh i can read between the lines
Tutto è cominciato intorno a Natale 1980: arriva mio cugino Luca da Bologna e mi fa ascoltare Making Movies, che aveva appena comprato, e scoppia l'amore a prima vista (dovrei dire: udito).
Ovviamente viene subito registrato! E ne inizia l'ascolto maniacale. Successivamente, quando i Dire Straits sono venuti per due concerti in Italia, non ho assolutamente potuto rinuciare a partecipare alla loro data torinese: il 1° luglio 1981, Stadio Comunale. Notazione trascurabile: il 2 luglio iniziavo l'esame di Maturità, ma era solo il tema...
Proprio con i proventi del raggiunto diploma ho potuto completare la discografia del gruppo, acquistando tra l'altro un doppio live registrato anche nella tournée italiana.
Le atmosfere che riusciva a creare la chitarra di Mark Knopfler erano estremamente suggestive, penso a canzoni come News per esempio, e trascinanti, come in Sultans of swing e Where do you think you are going?
Ormai il gruppo si è sciolto, resta la produzione come solista di Mark Knopfler, orientata alle colonne sonore o musiche a sfondo celtico - dopo tutto i ragazzi sono di Glasgow - in cui si percepisce ancora, talvolta, la sua grandezza.
La canzone che ho scelto è tratta da Making Movies, ed è dedicata a Cony.
Hand In Hand
the sky is crying the streets are full of tears
rain come down wash away my tears
and all this writing on the wall
oh i can read between the lines
rain come down forgive this dirty town
rain come down and give this dirty town
a drink of water a drink of wine
if i been hard on you i never chose to be
i never wanted no one else
i tried my best to be somebody you'd be close to
hand in hand like lovers are supposed to
as you'd sleep i'd think my heart would break in two
i'd kiss your cheek i'd stop myself from waking you
but in the dark you'd speak my name
you'd say baby what's wrong?
oh here i am baby i'm coming back for more
i'm like a wave that's got to roll into the shore
yes and if my love's in vain how come my love is so strong?
now you and me go parallel together and apart
and you keep the perfect distance and it's tearing at my heart
did you never feel the distance
you never tried to cross no line
now it's another dirty river and another dirty scar
and i don't know who's kissing you and i don't know where you are
so far from home don't you think of me sometime
sky is crying see the streets are full of tears
rain coming down to wash away my fears
and all this writing on the wall
oh i can read between the lines
Mano Nella Mano
Il cielo sta piangendo, le strade sono piene di lacrime
La pioggia viene giù e lava via i miei timori
E tutte queste scritte sui muri
Oh riesco a leggere tra le righe
La pioggia viene giù e dimentica questa sporca città
La pioggia viene giù e da' a questa sporca città
Un sorso d'acqua, un sorso di vino
Se sono stato duro con te, non ho mai scelto di esserlo
Non ho mai voluto nessun altro
Ho dato il massimo per essere qualcuno vicino a cui saresti voluta stare
Mano nella mano come gli amanti dovrebbero stare
Mentre dormi penserei che il mio cuore si spezzi in due
Bacerei la tua guancia e mi tratterrei dallo svegliarti
Ma al buio tu chiameresti il mio nome
Diresti: tesoro, cosa c'è che non va?
Oh sono qui piccolo sto tornando per restare più a lungo
Sono come un'onda che va a infrangersi sulla costa
Si e se il mio amore è invano, come può essere così forte allo stesso tempo?
Ora io e te procediamo parallelamente ma separati
E tu continui a mantenere la tua perfetta distanza, e questo sta distruggendo il mio cuore
non hai mai sentito la lontananza?
Non hai mai provato a passare alcun confine
Ora è un altro fiume sporco e un altra sporca cicatrice
E non so chi ti sta baciando e non so dove sei
Così lontana da casa, non pensi a me ogni tanto?
Il cielo sta piangendo, le strade sono piene di lacrime
La pioggia viene giù e lava via i miei timori
E tutte queste scritte sui muri
Oh riesco a leggere tra le righe
La pioggia viene giù e dimentica questa sporca città
La pioggia viene giù e da' a questa sporca città
Un sorso d'acqua, un sorso di vino
Se sono stato duro con te, non ho mai scelto di esserlo
Non ho mai voluto nessun altro
Ho dato il massimo per essere qualcuno vicino a cui saresti voluta stare
Mano nella mano come gli amanti dovrebbero stare
Mentre dormi penserei che il mio cuore si spezzi in due
Bacerei la tua guancia e mi tratterrei dallo svegliarti
Ma al buio tu chiameresti il mio nome
Diresti: tesoro, cosa c'è che non va?
Oh sono qui piccolo sto tornando per restare più a lungo
Sono come un'onda che va a infrangersi sulla costa
Si e se il mio amore è invano, come può essere così forte allo stesso tempo?
Ora io e te procediamo parallelamente ma separati
E tu continui a mantenere la tua perfetta distanza, e questo sta distruggendo il mio cuore
non hai mai sentito la lontananza?
Non hai mai provato a passare alcun confine
Ora è un altro fiume sporco e un altra sporca cicatrice
E non so chi ti sta baciando e non so dove sei
Così lontana da casa, non pensi a me ogni tanto?
2 commenti:
Come non darti ragione Haug, dopotutto tolti i grandi "THE CURE" di Robert Smith , gran parte della musica che ho ascoltato e che ascolto, deriva dai tempi in cui frequentavo quotidianamente la GAME-MUSIC HOUSE sita al primo piamo di Via Revello 4/9.
Il pezzo dei Dire Straits che preferisco io è "Telegraph Road" tratto dall'album dell'82 "Love Over Gold" dove le chitarre sembra che riescano a parlare.
Di quel periodo ricordo inoltre due tormentoni, una inquietante canzone di Amanda Lear e il pezzo "Trans Europe Express" dei Kraftwerk che sogno ancora di notte.
Uah uah uah!
Ah... hai dei bei gusti!
Trans Europe Express e Amanda Lear (altro Trans?)
:-D
Comunque, dei tuoi Cure qualche pezzo poi l'ho apprezzato anch'io (i più orecchiabili, quelli che a te probabilmente faranno schifo)
Telegraph road piace molto anche a me, bello l'assolo e il crescendo finale, bello anche l'inizio con il fischio e in generale il ritmo incalzante.
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