martedì 21 novembre 2006

Un viaggio in Inghilterra

Agosto 1989. Con Maurizio e Cinzia, Valter e Maria Grazia, abbiamo organizzato per le vacanze un viaggio in camper in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda.
Queste le tappe principali.
Londra: due o tre giorni di visita giusto per avere un'idea della metropoli, ma sicuramente avrebbe meritato più tempo.
Oxford e Cambridge, sedi delle più prestigiose Università.
Il sito archeologico di Stonehenge, estremamente suggestivo, con i famosissimi monoliti preistorici.
Puntata in Cornovaglia fino a Penzance e Land's End, prima di risalire verso il Galles.
Visita di Cardiff, dove abbiamo potuto assistere, casualmente, a una ricostruzione storica, con personaggi in costume, di un torneo medioevale.
Nel tragitto verso il traghetto per l'Irlanda, breve deviazione verso la cittadina con il nome più lungo del mondo, Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch che significa Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa.
In Irlanda siamo sbarcati a Dublino, dove tra le altre cose abbiamo visitato la fabbrica della birra Guinness: dopo il giro e le spiegazioni sulla storia della birreria, al momento della degustazione però una leggera delusione, forse perchè ci è stata servita a temperatura ambiente - come previsto - o forse perchè eravamo a stomaco vuoto.
Percorremmo l'Irlanda in senso antiorario, visitando nella parte meridionale la città di Cork e il Monastero di Clonmacnoise.
Molto belle dal punto di vista paesaggistico le due penisole sul versante occidentale, Kerry e Dingle.
Intanto il viaggio in camper proseguiva senza grandi intoppi, il clima era abbastanza clemente, la difficoltà iniziale di guidare a sinistra ormai era stata superata, i turni di guida, divisi in tre, non erano particolarmente gravosi. I posti letto erano stati sorteggiati e la mansarda, dove il letto era più lungo e più largo, avevamo deciso di occuparla a rotazione, una settimana per coppia.
Tornando alle tappe del viaggio, attraversammo il confine tra Irlanda e Ulster, ricordo il posto di blocco, si arrivava in una strada in cui si poteva accedere solo un veicolo per volta, si poteva procedere solo a passo d'uomo, era sbarrata da un muro e ci si doveva spostare lateralmente, a zig zag fino ad arrivare al controllo documenti, con le guardie armate piazzate sui muri tutto intorno.
A nord abbiamo ancora visto Giant's Causeway con le sue rocce basaltiche imponenti.
E' stata la volta della Scozia, traghettammo da Larne a Stanraer e iniziammo a risalire verso Glasgow; quest'ultima è una città prevalentemente industriale e non molto turistica.
Bellissima invece la capitale Edimburgo, quando arrivammo noi era appena terminato il Festival Musicale annuale, che si svolge abitualmente nel mese di luglio; la città comunque aveva un suo grande fascino.
Il fattaccio accadde nel viaggio di trasferimento tra Glasgow ed Edimburgo: ad un certo punto il traffico si intensificò e pochi kilometri più avanti scoprimmo che la causa era una deviazione sulla strada statale, dove un vigile stava indirizzando tutto il traffico verso una strada laterale.
Naturalmente anche noi fummo deviati e ci accodammo al lento flusso di auto incolonnate.
Ero io alla guida, era giorno e nell'abitacolo stavamo ascoltando musica e parlavamo approfittando anche del fatto che viaggiavamo a 10/20 kmh.
In lontananza iniziai a scorgere un ponte ma mi aveva mandato il vigile...
Intanto la coda procedeva sempre lentamente.
Nell'abitacolo parlavamo e progettavamo le prossime tappe.
Il ponte, sotto cui saremmo dovuti passare, si avvicinava, ma mi aveva mandato il vigile...
Il continuo flusso di auto procedeva sempre lentamente, ma senza nessun intoppo.
Nel camper regnava grande allegria.
Il ponte iniziava ad essere vicino, e non mi sembrava particolarmente alto... ma mi aveva mandato il vigile... ha visto che guidavo un camper, no?
Nell'abitacolo parlavamo - ma guardavamo con sospetto il ponte in avvicinamento - la coda procedeva a bassa velocità...
Il ponte però - cavoli - mi sembrava piuttosto basso... non è che per caso... ma no! mi aveva mandato il vigile...
Le auto continuavano a scorrere lentamente e noi le seguivamo - per forza, c'era solo quella strada... - però ci scambiavamo qualche occhiata interrogativa riguardo al ponte che si profilava sempre più vicino...
Già, il ponte - minchia se è basso! - ah ecco! c'è un cartello! - le macchine procedono lentamente - mi ci ha mandato il vigile... - il cartello dice che l'altezza è... - ma noi quanto siamo alti? - le macchine procedono lentamente - dunque il ponte è... - caxxo è misurato in piedi - ah ecco sono... dunque una yard sono 3 piedi... una yard è circa un metro... allora quelli sono... dunque quanti piedi... - il traffico prosegue lentamente - ecco si allora sono... i pollici sono... e quanti piedi... - siamo proprio sotto! miii... non ci passiamo! - BAM!
Quel deficiente del vigile!! Mentre facevo la conversione dal sistema anglosassone al metrico decimale, sia pure a passo d'uomo, sono arrivato proprio sotto al ponte quando, per fortuna ho inchiodato! Tuttavia, anche se solo per forza d'inerzia, la mansarda del camper si è schiantata contro il bordo del ponte, troppo basso! Un lato della mansarda si è aperto, la bordatura in alluminio si è staccata - tutta la coda che avevamo dietro ha dovuto aspettare che noi girassimo e tornassimo indietro, dove c'era il vigile che avrei volentieri fulminato - e insomma abbiamo subito un bel danno.
Quella sera iniziava il mio turno in mansarda e da quella sera iniziò a piovere e piovve praticamente tutti i giorni. La mansarda cercammo di ripararla con dello scotch da pacchi, però l'acqua filtrava comunque e il fondo del letto era sempre bagnato.
Al ritorno a Torino, il noleggiatore del camper ci fece una scenata per non averlo avvertito - gli dicemmo che era successo durante il viaggio di ritorno e non una settimana prima - e mise il mio nome sulla sua lista nera.
Il viaggio comunque proseguì ugualmente, visitammo Loch Lomond e Loch Ness, poi Inverness, quindi tornammo verso sud e facemmo una tappa in uno splendido campeggio nel Lake District.
Complessivamente un bel viaggio, rivedrei volentieri molti posti, ma con più calma, magari un fly & drive o un bed & breakfast per guadagnare tempo durante i trasferimenti, anche se, viaggiando in camper hai il grande vantaggio di non dover perdere tempo a cercare dove dormire.

Foto 1: all'interno del camper, banane all'ora di cena

Foto 2: ci siamo schierati davanti al camper, ma sullo sfondo c'è un suggestivo paesaggio. Macchina foto su cavalletto e autoscatto. Un camion, unico altro veicolo nel giro di svariati kilometri, riesce a rimanere immortalato esattamente quando scade l'autoscatto. E copre tutto il paesaggio.

Foto 3: foto scattata da Cinzia. Maurizio mi prende in giro per l'ammaccatura della mansarda contro il ponte, ma non si accorge che nel frattempo gli avevo appiccicato una X di scotch sul didietro.

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