lunedì 13 novembre 2006

The Dark Side Of The Moon

The Dark Side Of The Moon - per gli amici: Dark.

Nato il 31 agosto 1982 da un pastore tedesco e una pastorella belga, venne portato a casa da mio padre per venire incontro al mio grande desiderio di avere un cane; del suo arrivo ebbi notizia mentre ero al corso AUC a Cesano e ricordo che pochi giorni dopo, in occasione del primo 48 ore, quando tornai a casa trovai in un piccolo scatolone due (!) cuccioli, cioè quello che sarebbe stato Dark e il suo fratellino. In quel periodo Dark stava di misura nella tasca dell'eskimo!

Poi fu addestrato da mio padre in commissariato, era bravissimo a saltare, abbaiava a comando e comunque era molto ubbidiente.

C'era solo una cosa che faceva perdere la testa a Dark, la vista di un gatto, anzi bastava la sola parola (gatto? TIN!!!) per fargli drizzare le orecchie e metterlo in allarme.
Era fantastico nella presa al volo del freesbee, si divertiva un mondo quando lo portavamo nel prato vicino a casa, a Selvaggio, e giocavamo con la palla o il freesbee.



Aveva una certa predilizione per Fabio, forse perchè era il più piccolo, comunque lo seguiva ovunque.

Io e Dark eravamo con Mauro all'impianto di corso Tazzoli (ping-pong, piste di pattinaggio...) quando ho conosciuto Paola, che quindi ci ha conosciuti tutti e tre contemporaneamente.
Dark e Rocky - il cane che prendemmo con Paola dopo il matrimonio - andavano abbastanza d'accordo, o meglio, si sopportavano, però il problema sorgeva quando si trovavano insieme da mia mamma o da mia nonna, perchè entrambi si sentivano padroni di casa: così si decise di evitare problemi e Rocky non fu portato più per un certo periodo.

Purtroppo non ero presente nel momento della sua fine; il suo peggioramento fu abbastanza improvviso, era il luglio 1994 e mi trovavo in quel momento in Puglia quando mia madre mi diede la notizia.
Per risollevare il morale del post, e con la citazione del grande Guccini nella Locomotiva,
ma a noi piace pensarlo ancora come un cucciolone
mentre fa correr via i gatti e insegue il pallone





TIME

Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an offhand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way

Tired of lying in the sunshine staying home to watch the rain
You are young and life is long and there is time to kill today
And then one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun

And you run and you run to catch up with the sun,
but it's sinking
And racing around to come up behind you again
The sun is the same in a relative way, but you're older
Shorter of breath and one day closer to death

Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on in quiet desperation is the English way
The time has gone, the song is over,
thought I'd something more to say


TEMPO

Scorrono ticchettando gli attimi che compongono un giorno noioso
tu sprechi le ore percorrendo vie fuori mano
gironzolando per una piccola zona della tua città
aspettando che arrivi qualcuno o qualcosa a mostrarti la via.

Sei stanco di stare al sole o di stare a casa a guardare la pioggia,
sei giovane e la vita è lunga, c’è troppo tempo da ammazzare oggi,
e un giorno ti volti e vedi che dieci anni sono scivolati via,
nessuno ti ha detto quando correre, hai perso il colpo di pistola*.

Allora corri e corri per raggiungere il sole,
ma sta tramontando
e facendo il suo giro per rispuntare ancora una volta dietro di te
Il sole è lo stesso nel suo moto relativo, ma tu sei invecchiato,
il respiro è più corto e la morte un giorno più vicina.

Ogni anno diventa più corto, sembra che il tempo non ci sia mai,
i programmi o falliscono o diventano mezze pagine di linee annotate,
Sopravvivendo nella quieta disperazione alla maniera inglese
Il tempo è terminato, la canzone è finita,
pensavo di avere ancora qualcosa da dire.

* Il colpo di pistola e' quello che viene sparato dallo starter nelle gare di atletica e in questa canzone indica l'aver "perso il momento in cui iniziare a correre".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io di Dark ricordo un episodio che ha a che fare con i suoi "amici" gatti.
Ricordo di quella volta che correndo dietro ad un gatto sparì dalla nostra vista, finendo dietro ad una siepe. Si senti un gran trambusto, Dark che abbaiava ed il povero malcapitato gatto che miagolava non proprio di gioia. Poi si vide il gatto compiere una parabola in aria, del tutto innaturale per un felino, dal momento che era a testa in giù. Dopo un attimo il tonfo a terra del gatto, un'altra miagolata ed una corsa impazzita verso un albero per poterci salire e salvarsi.
E Dark ??
Ritornò tutto tronfio e felice per aver appena battuto il record nazionale canino di lancio del gatto.

Haug ha detto...

Speriamo che nessuna Associazione per la Difesa del Gatto TIN! ci legga!

Anonimo ha detto...

Grande Haug, mi hai fatto tornare indietro nel tempo trattenendo a stento qualche lacrima...
Dark è stato unico, gli mancava solo la parola. Oltretutto a fatto conoscere me ed Angela...

Sergio ha detto...

E che dire della sua prima pipì da "cane grande"?
Ricordo quella palla di pelo, che ancora faticava a camminare, rimirare interessato un maestoso pastore tedesco avvicinarsi all'albero, alzare la zampa e consegnare il suo contributo all'idratazione del terreno, con alcuni contorcimenti della testolina per meglio considerare la tecnica, avvicinarsi quindi caracollando al "suo" alberello e alzare la zampa...per perdere l'equilibrio già precario di suo e stramazzare al suolo. Credo che l'eco delle risate del Socio e mie si sia spento alcuni giorni dopo...

Haug ha detto...

Eh sì, grandi ricordi per quel cagnolone... quello di Sergio poi è fantastico!
Mi raccomando Fabio, quando il Comandante farà la sua prima pipì da grande, pronto con la telecamera!!
;-)