Come è nato il nickname Haug? E perchè questo post è nella categoria ANIMALI?
Certo, il mio nome Augusto è sempre stato abbreviato, in qualche modo: il primo e più naturale è stato Augu - in casa, in cortile e a scuola, fino alle medie.
Poi qualcuno mi ha chiamato Augi (Mila mi chiama tuttora così...), e altri hanno coniato anche altri soprannomi: Mauro mi chiamava Bubu oltre che Augu, Sergio mi chiama Socio, Max mi chiamava Lupard (?) e ora ci chiamiamo entrambi Bambìn in memoria della nostra prof di Ragioneria, che ci chiamava così, gli amici dell'ufficio mi chiamano August o Gustavo, Paolo Romagnolo mi chiama Gustavsson ecc. ecc.
Sì ma... questo Haug?
Qualcuno potrebbe aver già riconosciuto, nell'immagine, una bolletta di Agenzia Ippica... c'è scritto anche Ippodr. che potrebbe aiutare! E dunque la storia è così: dopo il diploma, ho iniziato a fare qualche lavoretto in attesa del servizio militare e di decidere cosa fare, tra Università e lavoro.
Così seguii le orme di Mauro, che già da qualche tempo lavorava nella Sala Corse Statuto e feci anch'io la richiesta per andarci a lavorare: fui preso - avrà contato la raccomandazione di Danila, la figlia del titolare, che era mia compagna delle elementari? ;-)
Il mio posto di lavoro però non fu la Statuto ma l'altra agenzia che il rag. Ronco gestiva, cioè la Sala Corse S. Paolo in via Tolmino.
Correva l'anno 1981: alla S. Paolo c'erano già Livio Mannoni e Lia e poco dopo me arrivò Cristiana; e all'ippodromo di Roma Tor di Valle - ippodropo per trottatori, per chi non lo sapesse - correva, più o meno, un cavallo di nome Haug...
Fu per me immediata la simpatia nei suoi confronti, tanto da immedesimarmi almeno nel suo nome, per cui iniziai a firmare Haug (con una coroncina sulla A per evidenziare la vera iniziale del mio nome) e inoltre iniziai a giocare su quel cavallo, che era un brocco, minime somme.
La bolletta dell'immagine, giocata il giorno della Befana 1982 (eh sì, i giorni festivi, in Sala Corse, si deve lavorare) corrisponde a una giocata che ho fatto di 1.000 lire vincente e 1.000 lire piazzato sul mio cavallo, la calligrafia è la mia e il fatto che ce l'abbia ancora significa che... non si piazzò neppure! Avrei potuto anche vincere 7-8.000 lire!
PS c'era anche un altro cavallo con un nome che è diventato il nick di una mia amica: chi lo sa?
Certo, il mio nome Augusto è sempre stato abbreviato, in qualche modo: il primo e più naturale è stato Augu - in casa, in cortile e a scuola, fino alle medie.
Poi qualcuno mi ha chiamato Augi (Mila mi chiama tuttora così...), e altri hanno coniato anche altri soprannomi: Mauro mi chiamava Bubu oltre che Augu, Sergio mi chiama Socio, Max mi chiamava Lupard (?) e ora ci chiamiamo entrambi Bambìn in memoria della nostra prof di Ragioneria, che ci chiamava così, gli amici dell'ufficio mi chiamano August o Gustavo, Paolo Romagnolo mi chiama Gustavsson ecc. ecc.
Sì ma... questo Haug?
Qualcuno potrebbe aver già riconosciuto, nell'immagine, una bolletta di Agenzia Ippica... c'è scritto anche Ippodr. che potrebbe aiutare! E dunque la storia è così: dopo il diploma, ho iniziato a fare qualche lavoretto in attesa del servizio militare e di decidere cosa fare, tra Università e lavoro.
Così seguii le orme di Mauro, che già da qualche tempo lavorava nella Sala Corse Statuto e feci anch'io la richiesta per andarci a lavorare: fui preso - avrà contato la raccomandazione di Danila, la figlia del titolare, che era mia compagna delle elementari? ;-)
Il mio posto di lavoro però non fu la Statuto ma l'altra agenzia che il rag. Ronco gestiva, cioè la Sala Corse S. Paolo in via Tolmino.
Correva l'anno 1981: alla S. Paolo c'erano già Livio Mannoni e Lia e poco dopo me arrivò Cristiana; e all'ippodromo di Roma Tor di Valle - ippodropo per trottatori, per chi non lo sapesse - correva, più o meno, un cavallo di nome Haug...
Fu per me immediata la simpatia nei suoi confronti, tanto da immedesimarmi almeno nel suo nome, per cui iniziai a firmare Haug (con una coroncina sulla A per evidenziare la vera iniziale del mio nome) e inoltre iniziai a giocare su quel cavallo, che era un brocco, minime somme.
La bolletta dell'immagine, giocata il giorno della Befana 1982 (eh sì, i giorni festivi, in Sala Corse, si deve lavorare) corrisponde a una giocata che ho fatto di 1.000 lire vincente e 1.000 lire piazzato sul mio cavallo, la calligrafia è la mia e il fatto che ce l'abbia ancora significa che... non si piazzò neppure! Avrei potuto anche vincere 7-8.000 lire!
PS c'era anche un altro cavallo con un nome che è diventato il nick di una mia amica: chi lo sa?
6 commenti:
HĂUG, un'altra segreta scoperta. Non è che alla fine si viene anche a scoprire che sei un grande amico di Bill Gates e che al tuo compleanno ti ha regalato una villa ai caraibi?
No niente villa ai Caraibi perchè lo sai che non mi piace il mare...
però mi deve un favore per avergli suggerito qualche idea riguardo un certo Disk Operating System...
Io non posso rispondere al tuo quesito, sono troooppo avvantaggiato...
eh ma forse lo sai solo tu...!
Dobbiamo aspettare 20 puntate come una soap opera per saperne di più? Comunque Linux è stata una mia idea, ma poi l'ho venduta per 5000 Lire. :-(
Il cavallo si chiamava Mariamarì, e la mia amica... Maria! ma va?
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