Torino, 24 giugno 1990 - Stadio delle Alpi
Ottavi di finale: Argentina-Brasile 1-0 - Caniggia 80°
Foto da me scattata all'uscita dello stadio
Il Campionato Mondiale di Calcio svoltosi nel 1990 in Italia sarà per sempre ricordato come la più grande occasione sprecata, dalla nostra Nazionale, per vincere il titolo.
In quella edizione, sembrava che ogni cosa girasse per il verso giusto, le avversarie tradizionali non sembravano irresistibili, il Brasile, la Germania, l'Argentina, l'Olanda, l'Inghilterra... Certo, squadre sempre difficili da battere ma sicuramente meno competitive di altre volte.
Per di più, dopo le prime partite, l'Italia sembrava aver trovato la formula vincente, con un grande Baggio e uno spiritato Salvatore Totò Schillaci che riusciva a tradurre in gol qualunque pallone transitasse nei suoi paraggi; la difesa, inutile dirlo, era stata all'altezza della nostra tradizione, senza subire goal nelle prime 5 partite. E poi...
E poi successe il dramma... Certo, una sconfitta in semifinale contro l'Argentina poteva capitare, ma per come si è materializzata l'amaro in bocca c'è stato. Innanzi tutto nei giorni precedenti la partita, Maradona, eroe del Napoli dello scudetto, aveva aizzato il pubblico del S. Paolo - fu l'unica partita che l'Italia non giocò a Roma, in quanto le semifinali erano in programa una a Torino e l'altra appunto a Napoli - tanto da far sentire l'Italia quasi in campo neutro, se non proprio in trasferta...
Poi l'inizio della partita e il gol del vantaggio con Schillaci - sempre lui - sembrava orientare ancora una volta il risultato a nostro favore; infine la mezza papera in uscita di Walter Zenga e il gol di testa di Caniggia. Uno a uno, supplementari e sconfitta ai rigori (come USA 94 in finale contro il Brasile, come Francia 98 nei quarti di finale e però a differenza di Berlino 2006!)
A Torino io e Luciano prenotammo due carnet di biglietti per vedere nel nuovo Stadio delle Alpi le partite in programma: si giocava il gruppo del Brasile, che incontrò Svezia, Costarica e Scozia.
Negli Ottavi di finale era in cartellone un intrigante Brasile-Argentina, quest'ultima ripescata come miglior terza, in un girone dietro a Camerun (!) e Romania.
L'astuzia dei biancazzurri prevalse sull'evanescenza dei verdeoro. Lo spettacolo del pubblico comunque fu fantastico: il tifo brasiliano ci aveva allietato durante tutte e quattro le partite e anche nel momento della sconfitta, fecero buon viso a cattiva sorte.
L'ultima partita in programma a Torino era la semifinale: ci toccò un Germania-Inghilterra emozionante, finito 1-1 e poi vinto dai tedeschi ai rigori.
Di quell'esperienza ricordo i suggestivi tramonti che si vedevano dietro la tribuna Ovest, lo stadio gremito di tifosi festanti e non violenti e in generale l'atmosfera di festa che si respirava; atmosfera che ho poi ritrovato solo raramente negli stadi e ho dovuto aspettare invece la manifestazione olimpica.
Perchè tifosi di nazionali avversarie possono coesistere e quelli di squadre italiane devono massacrarsi ogni settimana?
Ottavi di finale: Argentina-Brasile 1-0 - Caniggia 80°
Foto da me scattata all'uscita dello stadio
Il Campionato Mondiale di Calcio svoltosi nel 1990 in Italia sarà per sempre ricordato come la più grande occasione sprecata, dalla nostra Nazionale, per vincere il titolo.
In quella edizione, sembrava che ogni cosa girasse per il verso giusto, le avversarie tradizionali non sembravano irresistibili, il Brasile, la Germania, l'Argentina, l'Olanda, l'Inghilterra... Certo, squadre sempre difficili da battere ma sicuramente meno competitive di altre volte.
Per di più, dopo le prime partite, l'Italia sembrava aver trovato la formula vincente, con un grande Baggio e uno spiritato Salvatore Totò Schillaci che riusciva a tradurre in gol qualunque pallone transitasse nei suoi paraggi; la difesa, inutile dirlo, era stata all'altezza della nostra tradizione, senza subire goal nelle prime 5 partite. E poi...
E poi successe il dramma... Certo, una sconfitta in semifinale contro l'Argentina poteva capitare, ma per come si è materializzata l'amaro in bocca c'è stato. Innanzi tutto nei giorni precedenti la partita, Maradona, eroe del Napoli dello scudetto, aveva aizzato il pubblico del S. Paolo - fu l'unica partita che l'Italia non giocò a Roma, in quanto le semifinali erano in programa una a Torino e l'altra appunto a Napoli - tanto da far sentire l'Italia quasi in campo neutro, se non proprio in trasferta...
Poi l'inizio della partita e il gol del vantaggio con Schillaci - sempre lui - sembrava orientare ancora una volta il risultato a nostro favore; infine la mezza papera in uscita di Walter Zenga e il gol di testa di Caniggia. Uno a uno, supplementari e sconfitta ai rigori (come USA 94 in finale contro il Brasile, come Francia 98 nei quarti di finale e però a differenza di Berlino 2006!)
A Torino io e Luciano prenotammo due carnet di biglietti per vedere nel nuovo Stadio delle Alpi le partite in programma: si giocava il gruppo del Brasile, che incontrò Svezia, Costarica e Scozia.
Negli Ottavi di finale era in cartellone un intrigante Brasile-Argentina, quest'ultima ripescata come miglior terza, in un girone dietro a Camerun (!) e Romania.
L'astuzia dei biancazzurri prevalse sull'evanescenza dei verdeoro. Lo spettacolo del pubblico comunque fu fantastico: il tifo brasiliano ci aveva allietato durante tutte e quattro le partite e anche nel momento della sconfitta, fecero buon viso a cattiva sorte.
L'ultima partita in programma a Torino era la semifinale: ci toccò un Germania-Inghilterra emozionante, finito 1-1 e poi vinto dai tedeschi ai rigori.
Di quell'esperienza ricordo i suggestivi tramonti che si vedevano dietro la tribuna Ovest, lo stadio gremito di tifosi festanti e non violenti e in generale l'atmosfera di festa che si respirava; atmosfera che ho poi ritrovato solo raramente negli stadi e ho dovuto aspettare invece la manifestazione olimpica.
Perchè tifosi di nazionali avversarie possono coesistere e quelli di squadre italiane devono massacrarsi ogni settimana?
2 commenti:
Caro Haug, ho sempre ammirato la tua competenza in ambito sportivo, e da piccolo credevo fermamente che saresti diventato giornalista in questo settore, ...... ma leggendo questo post purtroppo devo ricredermi. Come si fa a dire che Zenga fece una "mezza papera" ???
La papera fù completa, colossale, disastrosa, oserei dire dilettantesca.
Come sai, qualche partita di calcio l'ho giocata anche io e guarda caso proprio in quel ruolo. Penso che in quella occasione uscire dai pali fosse la cosa più sbagliata. Ricordo i quasi 20 cm di differenza di Riccardo Ferri rispetto a Caniggia, ricordo il traversone quasi verticale difficilmente indirizzabile in porta da un attaccante "marcato" e infine, nell'errore di uscire, ricordo il ritardo del movimento di Zenga rispetto a quando "chiamò" la palla.
Ci fossi stato io ....
Anch'io l'ho sempre pensato: ci fosse stato un vero portiere come te!
Dici che adesso però è poco etico andare a correggere il post e cancellare il tuo commento!?!
:-D
PS ah e a proposito: ho alcune foto della partita in cui poi fosti premiato come miglior portiere del torneo... come si chiamava? Trofeo Saponetta?
Seguirà prossimamente la pubblicazione!
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